Capita spesso che i familiari dicano frasi come:
“Non è più lui”
“Non lo riconosco”
“Prima non si sarebbe mai comportato così”
Questi cambiamenti riguardano le emozioni, l’empatia, la capacità di controllare impulsi o di organizzarsi.
Sono i disturbi del comportamento post-lesione.
E spesso non vengono spiegati, né riconosciuti dai professionisti.
Ma allora perché nessuno li vede?
Perché a volte i test risultano “nella norma”.
Perché il paziente può essere collaborativo, tranquillo, cortese… ma solo per mezz’ora.
Perché questi cambiamenti si rivelano a casa, nella quotidianità: nei silenzi, nelle risposte taglienti, nella confusione, nella rabbia, nel disinteresse.
E tu, che stai vicino, non hai gli strumenti per capire.
Ma senti che qualcosa è cambiato.
E ti ritrovi a gestirlo da solo.
Esatto.
Tu non sei un tecnico.
Ma sei il test più sensibile di tutti.
Se vivi accanto a una persona che è cambiata e ti stai chiedendo se “sei tu che esageri”, forse hai solo bisogno di una cornice per capire.
Per questo ho preparato una piccola guida gratuita:
📘 “Non è più lui. 5 cose che un caregiver dovrebbe sapere dopo una lesione cerebrale”
Contiene:
spiegazioni semplici ma accurate
esempi concreti
un primo orientamento su come affrontare la situazione
Mi occupo da anni di neuropsicologia clinica e di disturbi del comportamento dopo lesione cerebrale.
Lavoro con pazienti da tutta Italia, anche online, ma soprattutto ascolto i familiari, perché troppo spesso restano invisibili.
Tu non sei invisibile.
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