Disturbi Neuropsicologici: il NEGLECT
QUANDO LA PARTE SINISTRA DEL MONDO SVANISCE. . .
Oggi parliamo di NEGLECT,
abbreviazione di “negligenza spaziale unilaterale”.
Avevamo già accennato l’esistenza di questo disturbo parlando della differenze tra lato destro e sinistro del cervello. Infatti questo disturbo si manifesta, nella maggior parte dei casi, in seguito ad una LESIONE dell’emisfero DESTRO del cervello, ed in particolare a carico del lobo parietale destro.
Perché ho scelto l’immagine di un piatto come anteprima?
Perché così è come dobbiamo posizionare il piatto perché un paziente con neglect lo veda: tutto a destra.
Il neglect, infatti, è un disturbo per cui il paziente “non vede” la parte sinistra del mondo. . . in realtà non è che non la vede, perché il sistema visivo è intatto, ma è come se non la vedesse, perché non riesce a prestare attenzione proprio lì.
Il paziente è del tutto, o quasi del tutto, inconsapevole del disturbo. Dunque, se non viene aiutato, non vedrà una persona alla sua sinistra, anche se questa gli parla, non mangerà la parte sinistra del piatto, non infilerà la manica sinistra della maglia, non si laverà la parte sinistra del viso. . . e così via.
Non esplorando la parte sinistra del mondo, spesso il paziente non ha neanche coscienza della parte sinistra del proprio corpo. Dunque se la gamba o il braccio sinistro sono paretici, come spesso avviene in seguito ad un ictus, il paziente non se ne renderà conto. In alcuni casi la persona può addirittura riferire che quel braccio non è il suo! Questo di certo non aiuta la riabilitazione fisica, e lo sanno bene i fisioterapisti che lavorano in un reparto di riabilitazione funzionale. Ma anche il lavoro del neuropsicologo non è facile. Il paziente, non essendo consapevole delle proprie difficoltà spesso non comprende perché viene sottoposto a sedute di riabilitazione, per di più con uno psicologo! Molto spesso questi pazienti necessitano di numerose sedute solo per riuscire a convincerli a collaborare. Ma il lavoro riabilitativo è fondamentale, perché solo lavorando con costanza possiamo aiutare le persone colpite da questo disturbo subdolo e invalidante: pensate infatti a quanto può essere difficile muoversi anche solo in un reparto ospedaliero quando non ci si accorge dello spigolo sulla sinistra!
Qual'è dunque la prognosi del Neglect?
Come per molti disturbi neuropsicologici, la risposta è: dipende. Molto spesso il disturbo regredisce spontaneamente nei primi mesi dopo l'evento neurologico che lo ha causato, riducendosi notevolmente nella sua gravità o scomparendo del tutto. In altri casi, i più gravi, la riabilitazione neuropsicologica potrà fare la differenza, perché permetterà alla persona colpita da neglect di ottimizzare il recupero spontaneo (che avviene nei primi 6 mesi circa dall'evento), di imparare a diventare consapevole del deficit, ridurre la gravità del sintomo e mettere in atto strategie compensative per arginare le difficoltà residue.
Terminiamo con una precisazione sul concetto di RECUPERO SPONTANEO accennato prima: il recupero spontaneo consiste nei primi 6 mesi circa dopo l'evento e corrisponde al momento in cui il nostro corpo sta lavorando spontaneamente per migliorare e recuperare tutto quello che può, in autonomia, naturalmente. Questo è il periodo migliore per effettuare la riabilitazione neuropsicologica, perché il cervello è maggiormente responsivo.
Ma questo non significa che dopo i primi 6 mesi non possano esserci miglioramenti, anzi! Possiamo ancora ottenere risultati importanti, ma gli unici (o quasi) miglioramenti possibili deriveranno dalla riabilitazione specifica e mirata. Ecco perché è importante non mollare e affidarsi e lasciarsi guidare da chi con competenza, passione, umanità e professionalità saprà spronare e indirizzare verso il miglior recupero possibile.