Molto spesso può succedere di avere in mente quella parola, proprio lì sulla punta della lingua, ma di non riuscire proprio a trovarla!
E' successo a tutti, ma a qualcuno succede più di frequente.
Ed allora si inizia a farsi qualche domanda: Sarà normale? Sarà grave? Forse è solo stress?
DI COSA SI TRATTA?
Innanzitutto, questo fenomeno ha un nome tecnico, e cioè "ANOMIA”. Può succedere che la parola proprio non arrivi, oppure di dire una parola per un'altra, solitamente con un significato attinente oppure della stessa categoria (ad esempio gatto invece di cane, martello invece di cacciavite e così via. . .) ed in quest'ultimo caso si parla di "parafasie".
E' GRAVE?
Come già detto, può succedere a tutti. Ma, se ci accorgiamo che il fenomeno si presenta più di frequente oppure se gli altri ce lo fanno notare, allora è sicuramente meglio effettuare qualche accertamento.
Potrebbe trattarsi di una condizione passeggera, magari aggravata da un momento di stress, ma anche alcune forme di decadimento cognitivo possono esordire proprio con sintomi di questo tipo. Ecco perchè si tratta di un fenomeno per il quale non serve allarmarsi ma che non va neanche sottovalutato.
COSA FARE? A CHI RIVOLGERSI?
L'esame più specifico è la Valutazione Neuropsicologica. Lo specialista neuropsicologo infatti, è il professionista che indagherà il linguaggio ed altri domini cognitivi così da poter inquadrare il fenomeno. Altro riferimento è senz’altro il proprio medico di famiglia e/o neurologo di fiducia se ne abbiamo uno.
SUGGERIMENTI?
La riabilitazione neuropsicologica può poi aiutare ad adottare strategie compensative per questa difficoltà e, soprattutto, fornire esercizi specifici per allenare questa abilità specifica.
Nel frattempo, le famose parole crociate, non possono che farci del bene!
Sono a disposizione per qualsiasi dubbio o consiglio!
Chiara Cerrone
Psicologa specialista in neuropsicologia
Ricevo a Novara e Vercelli
